Caro Assessore Dario Stefano,
sul tema dell'Agricoltura è opportuno tornare a battersi.
Non perchè il Consiglio Regionale della Puglia, la stessa Giunta non abbiano fatto il massimo, ma perchè è ancora altissimo il disagio per l'annata agricola che si appresta.
Nel Decreto fiscale in approvazione in questi giorni a favore del settore automobilistico, del mobile e degli elettrodomestici il Governo Nazionale deve trovare una risposta apprezzabile allo stato di agonia in cui versa l'Agricoltura italiana. Quanto stanziato finora è una crudele beffa verso il mondo agricolo, soprattutto se si vanno a confrontare gli importi con certi altri capitoli di spesa.
So bene che di questi tempi gli Agricoltori sono relegati ai margini della società mediatica e tecnologica, che le loro ragioni - anche se primarie - sono coperte da mille altre esigenze.
Ma le aziende in difficoltà sono uomini e donne che non troverebbero altro lavoro vista la contemporanea crisi degli altri settori. Ne è possibile delegare totalmente ai paesi in via di sviluppo questa funzione essenziale.
Sappiamo che non è utilizzabile in funzione anticrisi il Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 gestito dalla Regione che pure inizia a dispiegare i suoi effetti.
Né è utile la dichiarazione dello stato di crisi del Settore Agricolo deliberata dalla Giunta Regionale il 10 Novembre scorso se il Governo Nazionale non finanzia i benefici previsti dalle Leggi 231 e 71 del 2005 consistenti in rateizzazioni e limitati benefici economici rispetto alle passività accumulate. Benefici (è bene ricordarlo) spettanti dal 2005 alle sole aziende in grado di pagare un premio assicurativo grazie alla soppressione della Legge 185 del 92 voluta dal Governo Berlusconi ad attuata dall'allora ministro Alemanno.
Non perchè il Consiglio Regionale della Puglia, la stessa Giunta non abbiano fatto il massimo, ma perchè è ancora altissimo il disagio per l'annata agricola che si appresta.
Nel Decreto fiscale in approvazione in questi giorni a favore del settore automobilistico, del mobile e degli elettrodomestici il Governo Nazionale deve trovare una risposta apprezzabile allo stato di agonia in cui versa l'Agricoltura italiana. Quanto stanziato finora è una crudele beffa verso il mondo agricolo, soprattutto se si vanno a confrontare gli importi con certi altri capitoli di spesa.
So bene che di questi tempi gli Agricoltori sono relegati ai margini della società mediatica e tecnologica, che le loro ragioni - anche se primarie - sono coperte da mille altre esigenze.
Ma le aziende in difficoltà sono uomini e donne che non troverebbero altro lavoro vista la contemporanea crisi degli altri settori. Ne è possibile delegare totalmente ai paesi in via di sviluppo questa funzione essenziale.
Sappiamo che non è utilizzabile in funzione anticrisi il Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 gestito dalla Regione che pure inizia a dispiegare i suoi effetti.
Né è utile la dichiarazione dello stato di crisi del Settore Agricolo deliberata dalla Giunta Regionale il 10 Novembre scorso se il Governo Nazionale non finanzia i benefici previsti dalle Leggi 231 e 71 del 2005 consistenti in rateizzazioni e limitati benefici economici rispetto alle passività accumulate. Benefici (è bene ricordarlo) spettanti dal 2005 alle sole aziende in grado di pagare un premio assicurativo grazie alla soppressione della Legge 185 del 92 voluta dal Governo Berlusconi ad attuata dall'allora ministro Alemanno.
Nemmeno hanno avuto effetto i due ordini del giorno approvati dal Consiglio Regionale il 21 Luglio scorso e ed il 9 Dicembre scorso.
O i tanti contributi regionali stanziati per finanziare il sistema dei Consorzi di Bonifica, né i 13 milioni di euro destinati dal Consiglio Regionale della Puglia a finanziare gli interessi per il ripiano delle passività delle imprese agricole peraltro generalmente già molto indebitate.
E' mancata del tutto l'azione del Governo Nazionale che ha disatteso anche l'Ordine del Giorno approvato all'unanimità in sede di Conferenza Stato-Regioni il 17 Dicembre scorso nonostante l'impegno da te profuso, Assessore Stefano, in quella trattativa.
Tuttavia è opportuno non demordere. Quel Decreto in approvazione da parte del Governo deve fare risorgere lo spirito dell'art.3 della nostra Costituzione, quello che ancora recita che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale! E, per rispettare quell'articolo, il Governo Berlusconi deve suddividere egualmente le risorse tra i settori più colpiti dalla crisi e tra questi c'è l'agricoltura. Altrimenti la civile protesta dei trattori sarà stata vana.
E' mancata del tutto l'azione del Governo Nazionale che ha disatteso anche l'Ordine del Giorno approvato all'unanimità in sede di Conferenza Stato-Regioni il 17 Dicembre scorso nonostante l'impegno da te profuso, Assessore Stefano, in quella trattativa.
Tuttavia è opportuno non demordere. Quel Decreto in approvazione da parte del Governo deve fare risorgere lo spirito dell'art.3 della nostra Costituzione, quello che ancora recita che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale! E, per rispettare quell'articolo, il Governo Berlusconi deve suddividere egualmente le risorse tra i settori più colpiti dalla crisi e tra questi c'è l'agricoltura. Altrimenti la civile protesta dei trattori sarà stata vana.
Bari, 8 Gennaio 2010 Il Consigliere Regionale del PD Paolo Costantino
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