
Pur sul settore più problematico e di più stretta competenza della Regione ovvero la Sanità che assorbe circa l'80% del Bilancio Regionale sono state illustrate le pietre miliari poste a base del disastrato sistema sanitario ereditato. Certo non c'è stata la svolta annunciata ma il Piano Sanitario e i relativi Piani Attuativi Locali, uno per ogni ASL sono stati approvati. Con molto sforzo e con molti soldi si riusciranno prima o poi a dotare le nostre strutture del personale sufficiente e pienamente aggiornato. Per ora molti piccoli Ospedali sono stati mantenuti come appunto presidi sanitari poi la sanità del Territorio, i Poliambulatori, le Case della Salute prenderanno il sopravvento e sopravviveranno i grandi Ospedali specializzati. Per ora c'è una lenta rinascita che non si vede poichè delle cure andate a buon fine nessuno ne parla mentre chiaramente ricordiamo quelle sbagliate. Anche per non tornare indietro è necessario dare continuità alla azione del centrosinistra in Puglia. La mossa della Poli Bortone si è dimostrata per quello che era, Solo una manovra opportunistica quando ha rischiato di vedersi sfilare la candidatura alla presidenza della Regione. Dove è finita l'indignazione contro il PDL per aver sfilato tutti i fondi FAS lasciando non solo la Puglia ma tutto il Sud in braghe di tela a reggere i colpi della crisi e l'esplosione della spesa sanitaria. Peraltro anche questa calcolata in modo penalizzante per la Puglia? Su questo gli elettori dovranno riflettere quanto da qui a circa tre mesi dovranno scegliere il loro prossimo Presidente.
Il Consigliere Regionale del PD Paolo Costantino
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