lunedì 28 dicembre 2009

L'ARPA: COSTA JONICA DA 10 E LODE! L'Agenzia Regionale di Protezione Ambientale pubblica i risultati delle analisi.

La costa jonica è ideale per la balneazione.
Lo confermano le analisi effettuate da Aprile a Settembre 2009 dal dipartimento di Taranto dell'ARPA, l'Agenzia Regionale di Protezione Ambientale.
I due campionamenti mensili effettuati in questo periodo secondo la Legge n°362 del 1999 hanno dato risultati eccellenti in tutti gli 11 Comuni rivieraschi della Provincia di Taranto.
Da Marina di Ginosa fino a Maruggio, passando per Castellaneta Marina, Leporano, Lizzano, Manduria Massafra, Palagiano, Pulsano, Torricella e infine Taranto per un totale di 864 prelievi le acque joniche sono risultate sicure.
Su queste basi la Regione Puglia con delibera di Giunta regionale n° 2487 del 15 dicembre 2009 ha approvato l'elenco delle zone idonee certificando così in 72 punti di prelievo (in corrispondenza dei lidi e delle aree più frequentate) la assoluta salubrità per i bagnanti delle acque del golfo di Taranto. I Sindaci possono predisporre per tempo ogni utile provvedimento.
Sono risultati assolutamente tranquillizzanti che però non devono far abbassare la guardia in merito ai controlli di ogni potenziale fonte inquinante, per proteggere i cittadini ma anche per dare certezza alle attività economiche legate al turismo.
Questi dati suscitano profonde riflessioni in merito all'uso delle coste joniche per prospezioni petrolifere.
I decreti ministeriali di autorizzazione (Ministro del PdL Prestigiacomo) appaiono delle pericolose aperture senza contropartita all'industria petrolifera.
Tuttavia questi no della Regione possono essere considerati un controsenso, in tempo di crisi economica e di alti prezzi dei carburanti, anche per la tassazione imposta dallo Stato. Soprattutto quando si insiste su aspetti peculiari della protezione ambientale (protezione delle posidonie e del corallo) scissi dal contesto economico problematico nel quale molti pugliesi vivono. Invece crediamo vada introdotto anche un criterio di valutazione di tipo economico e a questo scopo vorrei citare l'esempio della vicina Basilicata.
Secondo dati pubblicati pochi giorni fa dal direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Carlo Bollino, il petrolio della Basilicata non ha dato affatto la ricchezza sperata a quella Regione. Tra l'altro lì il petrolio c'è per davvero. La Basilicata riceve in royalties solo il 7% del petrolio estratto. 70 milioni di € l'anno contro il miliardo e 100 milioni incassato dallo Stato. I pochi paesini abbelliti grazie alle royalties non hanno i giovani a goderne perché questi continuano ad andare via. Sono questi i dati che ci inducono a frenare su queste possibilità, gli indotti propagandati spesso esistono solo sulla carta. Riteniamo invece che è il momento per Taranto e la sua Provincia di disegnare con forza il proprio possibile futuro, rifuggendo da scorciatoie illusorie”
Bari, 28 Dicembre Il Consigliere Regionale del PD Paolo Costantino

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