PALAGIANO – Ancora una volta il Tavolo Verde torna ad aggregare gli agricoltori e a denunciare lo stato di profonda, drammatica crisi del settore. Lo fa in una centrale ortofrutticola ai margini della città mettendo al centro la piattaforma da sottoporre alle Istituzioni. I punti centrali delle richieste vertono sulla dichiarazione dello stato di crisi e su interventi economici diretti alle imprese agricole, come quelli ricevuti dalle banche oltre naturalmente ad una sospensione delle scadenze in corso. Il 40% delle aziende starebbe per chiudere secondo dati diffusi dal movimento. Gli interventi si susseguono, particolarmente illuminato ed appassionato quello di Gianni Fabris di Altragricoltura, assieme ai leader ormai storici del Tavolo Verde, l'on. Paolo Rubino e il prof. Franco Parisi. Numerosi gli invitati, tra cui anche l'Assessore Provinciale all'agricoltura Luigi Albisinni ed i consiglieri regionali Paolo Costantino del Partito Democratico e Antonio Scalera dell'UDC. Anche quest'anno prezzi in caduta sui campi ed ancora alti al dettaglio. Secondo dati Istat per ogni euro prodotto in agricoltura il 60% finisce nelle tasche di chi commercializza contro il 40% di cui si devono accontentare produttori e trasformatori. 60 centesimi a chi compra e vende in qualche giorno contro i 40 di chi produce in un anno. Una nemesi storica sembra accanirsi contro le imprese agricole schiacciate dalla globalizzazione, dalla burocrazia e dai balzelli. Non ultimo per gli agricoltori del Tarantino il tributo 750 chiesto - a quanto pare - dal solo Consorzio di Bonifica Stornara e Tara, senza peraltro molte spiegazioni sugli avvisi di pagamento relativi al 2007 tranne quella relativa ad una Delibera del Consiglio Regionale in epoca Fitto, la n°182 del 17 Luglio 2004. A questo proposito il Consigliere Regionale Paolo Costantino si è impegnato a sottoporre la questione all'Assessore Regionale all'Agricoltura Dario Stefano. Questione ardua in quanto è notorio il pesante indebitamento di questi carrozzoni in attesa di una riforma che sembra non voler arrivare mai. Intanto l'Ass. Reg. Stefano ha già avviato un coordinamento di tutti gli Assessori all'Agricoltura del Sud per portare sui tavoli nazionali ed europei le seguenti proposte per una piattaforma politica comune elaborate peraltro dai direttori generali: 1. Misure anticrisi urgenti per fronteggiare le difficoltà economico-finanziarie delle aziende agricole. 2. Misure compensative per l’apertura dell’area di libero scambio con i Paesi terzi del Mediterraneo. 3. Reintegro dei fondi FAS già destinati al Settore Agricolo (circa 850 milioni di euro) da utilizzare per azioni non finanziabili con il PSR e altri fondi strutturali. 4. Utilizzo coordinato e condiviso dei fondi del PON Ricerca. Gli agricoltori tengono duro nonostante indebitamenti paurosi e provano a raccontarsi. Come Domenico Di Canio che ha scritto “Autunno Caldo del 2004”, sottotitolo “Disfatta di un mondo agricolo vissuta e descritta da un agricoltore” e pone la sua fatica in un plateau, la tipica cassetta in legno per l'uva. Immagine simbolica speriamo non profetica, come se ormai gli agricoltori possano solo raccontare, non produrre.
*questo articolo viene proposto in solidarietà e sostegno alle ragioni degli agricoltori.
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