CASTELLANETA – Le cifre del disappunto sono queste: 5 medici quando ne servirebbero 8. Il personale si accontenterebbe anche di una sola unità. E' la situazione in cui versa da un anno e mezzo il Reparto di Medicina Interna dell'Ospedale Civile. Una situazione insostenibile per il quale gli operatori, primario compreso, hanno pazientemente atteso una soluzione definitiva. Situazione resa più grave dal vuoto in cui sono cadute le richieste di idonea dotazione strumentale del Reparto che ha ampliato di fatto numero e tipologia delle proprie prestazioni anche in relazione alla chiusura dell'Unità di Terapia Intensiva Coronarica (UTIC). Per fare un esempio: l'attività oncologica svolta nel reparto abbisogna di pompe per infusioni (mai concesse neanche in numero minimo) e pulsossimetri per il monitoraggio dei pazienti critici. Anche questa richiesta è caduta nel vuoto. Il problema nasce da una pianta organica che è del 2004 quindi riferita al vecchio Ospedale, il cui Reparto di Medicina non svolgeva guardie attive ormai indispensabili per la tipologia e la gravità dei pazienti accolti ora. Un Reparto quello di Medicina che chiude i propri conti in attivo, ha uno dei più alti tassi di occupazione (fino al 120%) tutti da ricoveri appropriati, non ha mai ricevuto denunce, ma è messo in seria difficoltà dal ritmo incalzante dei turni che il personale sanitario deve seguire. Complicato dalla Legge che vieta di far seguire ad un turno di pomeriggio uno di notte. La Asl di Taranto inverta la rotta: questa è solo l'ultima delle proteste che giungono dall'Ospedale di Castellaneta, che deve essere di riferimento e d'eccellenza per l'intera zona occidentale della Provincia di Taranto. Molte di queste si riferiscono a semplici questioni organizzative, non ad investimenti milionari. A questo si aggiunge l'inesplicabile ritardo nel riattivare la UTIC che è stata dissequestrata da mesi quindi costituisce un capitale di enorme valore lasciato lì inutilizzato. E' il momento di una decisa assunzione di responsabilità da parte del management della ASL, di decisioni rapide, urgenti e di tagli a qualsiasi spesa che non riguardi direttamente l'assistenza sanitaria. E di cogliere l'occasione per migliorare nettamente il rapporto esistente tra personale sanitario ed amministrativo della ASL, essendo il primo e non il secondo il cuore pulsante dell'azienda. Gli scandali passati nei quali la ASL di Taranto è incorsa devono renderla rigorosa contro ogni spreco, ma questo non può bloccarne l'evoluzione. Immobilizzarsi nel rigore burocratico e legale serve a poco se poi l'Ospedale di Castellaneta non regge la competizione oramai in atto tra i diversi sistemi sanitari del territorio. Coraggio quindi, l'Ospedale di Castellaneta, non è fatto per camminare, ma per correre.
Castellaneta, 14 Settembre 2009 Il Consigliere Regionale Paolo Costantino
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