BARI – Sulla scuola è evidente più che altrove la “grande” opera del trio Berlusconi-Tremonti-Gelmini. Impegnati nel più grande licenziamento di massa di statali mai avvenuto: 36.000 precari. Non passa giorno che non ci imbattiamo in qualche insegnante precario sbattuto via a malo modo.
Due Delibere della Giunta Regionale Pugliese dimostrano quanto invece la Regione Puglia ci tenga alla istruzione e rispetti il Patto per la Sicurezza stipulato il 20 Dicembre 2007.
Sono la D.G.R. n°964 dell'11/6/2009 per il Piano di Attuazione Edilizia Scolastica 2009 e la D.G.R. n°965 per il Diritto allo Studio del medesimo giorno.
Questi gli importi stanziati con il primo provvedimento: 7.452.986€ di quota regionale cui si aggiungono 5,7 milioni di quota statale per un totale di 13,2 milioni di euro destinati a mettere in sicurezza le scuole pugliesi. Per l'edilizia scolastica il Governo Nazionale ha pensato bene di ridurre la propria quota - qual'era l'esigenza questa volta, finanziare lo studio del dialetto? - e la Regione ha dovuto impinguare la propria di quota per evitare uno stravolgimento delle graduatorie che comunque ha complicato non di poco gli interventi in corso. Sulla base delle aspettative molti Enti si sono impegnati finanziariamente, mentre i fondi statali devono ancora arrivare.
Di questi contributi 938.898€ sono destinati direttamente ai Comuni della Provincia di Taranto e 797.269 € sono destinati alla Amministrazione Provinciale di Taranto. Complessivamente 1,7 milioni di € per il 2009 destinato alle emergenze sicurezza delle scuole joniche.
Infatti è stato necessario fare una graduatoria per individuare gli interventi a priorità massima. Si tratta come sappiamo di adeguamenti strutturali di soffitti e murature, alle norme antincendio e di messa a norma di impianti elettrici, di abbattimento delle barriere et etc.
Così gli 8 interventi in Provincia di Taranto, di cui tre affidati alla Amministrazione Provinciale (I.T.C. Da Vinci €492.830, Liceo Classico Tito Livio 269.210€, I.T.C. Maiorana €32.829 tutti a Martina Franca) e 5 affidati ai Comuni: Massafra Plesso E. Iacovelli €139.209, Ginosa Istituto Comprensivo San Giovanni Bosco 244.521€, Monteparano Ist. Compr. Madonna della Camera 299.970€, Montemesola I. C. E. De Amicis €239.226, Maruggio I.C. 211.609€.
Altro importantissimo capitolo di spesa, il diritto allo studio, per cui sono 12,3 i milioni di euro destinati dalla Delibera n°965 alle mense, ai trasporti, ai posti in convitto ed altri interventi previsti dalla Legge Regionale n°42 del 1980. Un milione 462.185€ i contributi assegnati a questi scopi per i 29 Comuni della Provincia di Taranto. Sono dati che inducono a riflessioni importanti anche per la loro ripartizione cui da ultimo si è aggiunto il finanziamento della Regione Puglia destinato ai docenti usciti fuori dal sistema scolastico. 4.700 i precari tagliati fuori dal sistema scolastico pugliese. Sono 22 i milioni di euro per i precari inseriti nelle graduatorie provinciali come illustrato dagli Assessori Gianfranco Viesti (Diritto allo Studio) e Michele Losappio (Lavoro e Formazione Professionale) nel loro progetto per l'apprendimento di sostegno nelle scuole primarie e secondarie presentato l'11 Settembre scorso.
Certo una goccia nel mare di bisogni aperti dalla dissennata politica statale e che mette ancora una volta sulle spalle dei Pugliesi ciò che sarebbe dovuto essere finanziato dallo Stato. Doppio danno per la Puglia: aumenta il numero di disoccupati e drena risorse che potevano essere utilizzate per progetti di formazione avanzata per lo sviluppo economico. Meno male che Silvio c'è.
Bari, 17 Settembre 2009 Il Consigliere Regionale del PD Paolo Costantino
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