BARI – Di fronte a note ufficiali che parlano di "potenziale disastro ambientale" non c'è nessuno sciacallaggio. Solo legittima preoccupazione, possiamo tranquillizzare il collega Marmo da questo punto di vista. Parliamo infatti di atti di Enti Tecnici Statali firmati da dirigenti consapevoli: è legittimo da parte degli Organi di Governo Regionale interessarsene poiché questo è il nostro mandato. L'incontro di ieri presso L'Ente per l'Irrigazione ha infatti evidenziato che, al di là di promesse verbali, le imprese non hanno ottenuto nulla di quello che si attendevano. La palla è stata spostata a Roma ma intanto i c.d. 30 milioni di euro arretrati (se mai ci saranno) non andranno integralmente al nostro Ente per l'Irrigazione. Che il problema si risolva in zona cesarini il 31 di Luglio presso il Ministero delle Politiche Agricole tanto meglio. Dal 1° di Luglio, e questo è un dato di fatto, le aziende lavorano senza nessun incarico ufficiale. Il Governo Prodi invece aveva concesso con atti formali la proroga degli appalti dal 1° di Gennaio al 30 Giugno 2008. Va pertanto correttamente evidenziato il grande senso di responsabilità che anima questi lavoratori e queste imprese che continuano a svolgere il servizio non sulla base di atti legittimi ma di assicurazioni estemporanee non supportate da opportuni decreti ministeriali o ordinanze prefettizie. Nella nota diffusa dall'ex Assessore Marmo si ammette inoltre un'altra cosa. Che il costo industriale dell'acqua finora sostenuto e praticato è stato inferiore per "lunghi anni" a quello reale. Ebbene chi non ha messo in campo i conseguenti adempimenti e lasciato che le voragini contabili crescessero? Prodi ha fatto gli atti ed in effetti finora non si era mai giunti a questo SOS da parte delle imprese. Stessa linea seguita del resto con l'accordo Stato-Regioni Puglia e Basilicata del 1999 maturato per il versante Puglia con le amministrazioni di centrodestra. Con quell'accordo si rimandava agli anni in corso l'operatività delle tariffe per il solo Consorzio di Bonifica Stornara e Tara. Da 485 € per ettaro a 1262€ a partire dal 2004. Per il solo Consorzio che serve gli agricoltori jonici! Il punto però non è stabilire le responsabilità ma risolvere i problemi. Ora i nodi sono venuti al pettine ma non c'è dubbio che la responsabilità dei tanti debiti accumulati debba ricadere su chi per anni ha gestito l'acqua in Puglia, e non è stata certo la maggioranza attuale. C'è poi da stigmatizzare la miopia con la quale si è letto l'allarme. La denuncia non riguarda un problema locale, riguarda un problema pugliese, che investe tutta la Regione. Il problema dell'acqua, millenario in Puglia, non può continuare ad essere gestito sulla base della precarietà e degli allarmi. Pur in presenza di andamenti climatici sfavorevoli abbiamo competenze, tecnologie e uomini in grado di assicurare il vitale approvigionamento idrico. Ed evitare che l'acqua, diventi mezzo di ricatto, scambio e pressioni indebite. Se dall'incontro del 31 a Roma arriverà una soluzione positiva non potremo che essere contenti.
Bari, 25 Luglio 2008
Il consigliere regionale del PD
Paolo Costantino
Bari, 25 Luglio 2008
Il consigliere regionale del PD
Paolo Costantino
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