sabato 21 novembre 2009

SULLA MIROGLIO NON MEMORIA CORTA MA VISIONE LUCIDA

BARI - Naturalmente il collega Lospinuso non ha perso occasione per tornare al suo antico vizio. Cioè sfruttare i fatti, spesso ribaltandoli, per condurre la sua personale lotta politica. Gli incoraggiamenti ad Intini che non rinneghiamo sono stati fatti per sgombrare il campo da illazioni diffuse ad arte circa una contrarietà della nostra parte politica a questa nuova sfida del Gruppo. Non si tratta affatto di memoria corta ma di una visione lucidissima del processo politico-decisionale che ha portato a perdere 10 mesi di tempo in riunioni pletoriche ed inconcludenti, con spreco di denaro pubblico, come abbiamo ampiamento detto e scritto. Solo che questo Lospinuso non se lo ricorda. Certo il Ministero può sbagliare, perchè negarlo allora? Anzi, l'abbiamo fatto notare con molta educazione rispetto alla gravità del problema ed a come vengono urlati i nostri errori. O vogliamo dimenticarci della campagna elettorale del PdL iniziata dal giorno in cui ha perso le elezioni? La verità è che si è privilegiata la soluzione Intini e si sono messe da parte le altre, senza che nessuno di noi conoscesse le cosidette schede di investimento che la Regione attaverso gli Assessori competenti ha più volte richiesto a gran voce. E che questa decisione è stata assunta dal Ministero. Ora che la frittata è fatta cosa vuole il centrodestra che ci assumiamo le colpe di una scelta operata dal Ministero dello Sviluppo Economico che non governiamo noi? D'altronde qualcuno dovrebbe spiegarci se è vero o non è vero che la metà dei 63 milioni di € è stata in qualche modo promessa al Gruppo e che poi lo stesso Ministero non è stato in grado di dargli seguito esponendo il Gruppo ad un forzato disimpegno. Ancora, visto che al Nord si salva di tutto lo si faccia lo stesso per il Sud, magari ritrovando quel differenziale possibile per salvare l'opzione Intini. La proposta, nell'interesse dei lavoratori, è che il Ministero rifaccia il percorso ricontattando altre aziende e si esprima solo dopo aver visto attraverso Invitalia le cosidette schede di investimento, operando una severa due-diligence dei conti e della credibilità degli investimementi proposti. Evitando tra l'altro che Miroglio o altri condizionino le scelte sul denaro pubblico che deve essere nuovamente investito in questa opera di salvataggio. Altrimenti al danno aggiungeremmo la beffa. Non solo una Gruppo in attivo lascia impunemente un territorio del quale ha beneficiato doppiamente (contributi pubblici- record produttivi mondiali) ma di fatto ne disegna il successivo sviluppo, agendo sulla leva del costo degli opifici, su cui grava una fitta ridda di ipotesi. Lospinuso piuttosto si ricordi che la Miroglio, ha dato lavoro a 350 persone per 12 anni, con un beneficio immenso rispetto al capitale pubblico investito ed ora 234 posti da salvare. Il centrodestra al Governo regionale di cui era Assessore alle Attività Produttive nemmeno quelli.
Bari, 20 Novembre 2009



Il Consigliere Regionale del PD Paolo Costantino

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