ROMA – Ore 21.45 di Martedì 16 Giugno 2009. Dopo una lunga ed estenuante trattativa durata circa 9 ore i lavoratori la spuntano su Natuzzi. E portano a casa un accordo sindacale che consente di distribuire la cassa integrazione tra tutti i lavoratori del Gruppo. Finora 500 di loro ne erano rimasti sempre esclusi, spesso pur appartenendo allo stesso nucleo familiare. Ciò ha creato delle grandissime frizioni tra i lavoratori sfociate purtroppo anche in atti vandalici. L'azienda, rappresentata tra gli altri da Francesco Basile dopo una riunione ristretta ha infine acconsentito alle richieste espresse dai rappresentanti sindacali aziendali. Il temuto piano di 1540 esuberi strutturali e quindi altrettanti licenziamenti è stato ritirato. Nutritissima la delegazione, composta tra gli altri dai ginosini Antonello Zicari e Luigi Fiore. E' stato il primo a guidare la ferma opposizione all'accordo che si iniziava a delineare. Vale a dire la cassa integrazione a rotazione per ulteriori 700 lavoratori oltre ai 1200 che attualmente ne usufruiscono. Tale accordo (prudentemente) era valutato come positivo dai segretari nazionali, anche perchè alternativo allo spettro dei licenziamenti. Ma i rappresentanti sindacali aziendali sono riusciti a far rispettare il mandato ricevuto in assemblea. Un risultato insperato che consente ancora un anno di respiro ma che stravolge è bene dirlo lo stesso concetto della cassa integrazione. Questa azienda, ormai una delle realtà industriali più grosse del territorio occidentale, fa cassa integrazione da 6 anni. Di qui la mia partecipazione alla vertenza per ribadire l'impegno della Regione Puglia a progettare una riconversione ed una riqualificazione per i dipendenti della Natuzzi, la cui situazione resta ancora critica anche se con segnali di miglioramento. Va detto che finora la disponibilità dell'azienda a intraprendere percorsi di riconversione è stata nulla. In questo non ho potuto che ribadire nel corso del mio intervento quanto già espresso in Prefettura di Bari dall'Assessore Regionale al Lavoro Marco Barbieri. La Regione Puglia è più che disponibile a finanziare un piano di riconversione industriale che salvaguardi i livelli occupazionali e riconverta l'azienda. Niente soldi se ci sono licenziamenti. Purtroppo i molteplici bandi per l'innovazione tecnologica non hanno visto la sua partecipazione, ma qualcosa può cambiare. Siamo fiduciosi. La vertenza di ieri presso il Ministero del Lavoro alla presenza di una funzionaria del Ministero dello Sviluppo Economico è un punto di svolta.
17 Giugno 2009 Il Consigliere Regionale del PD
Paolo Costantino
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