TARANTO – E' terminata con una riunione dal Prefetto lo sciopero congiunto di tutti gli stabilimenti Natuzzi. Una giornata lunga ed assolata, densa di tensione. Palpabile la rabbia degli operai, astenutisi tutti dal lavoro e divisi in drappelli davanti agli stabilimenti del Gruppo. Unico parlamentare presente davanti ai cancelli Ludovico Vico (PD) assieme al consigliere regionale Paolo Costantino (PD). Costantino ha delineato anche per i cassintegrati della Natuzzi l'intervento della Regione come è accaduto per gli ex della Miroglio, altra fabbrica in dismissione. La riqualificazione professionale può essere finanziata dalla Regione con un bando e attuata dalla Provincia. Con una legge regionale del 2007 le Province pugliesi sono diventate titolari del 30% delle deleghe in materia di formazione. Ciò per venire incontro alle reali esigenze formative e professionali espresse dalle aziende. Nella conferenza improvvisata Vico ha sostenuto l'idea che va difeso il made in Italy e che la crisi del distretto è paragonabile per costi sociali alla crisi Fiat o a quella Alitalia. Tradotto: il Governo adotti le stesse misure di salvataggio con proroga della cassa integrazione fino a Dicembre e apertura di un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico per la riconversione. Alle 12,30 una delegazione composta dai vertici provinciali dei Sindacati Luigi Lamusta per Fillea CGIL e Cosimo Ciaurro per Filca Cisl e Ferruccio Ferrauto per Feneal Uil si è recata dal Prefetto perchè rapporti la situazione al Governo. In quel contesto erano presenti anche parlamentari e consiglieri non intervenuti allo sciopero comodamente in attesa in Via Anfiteatro. Al Prefetto è stato chiaramente esposto che il Gruppo Natuzzi denuncia una sovraccapacità produttiva di 1540 addetti, cioè uomini e donne che dopo essersi sacrificati per anni ora rischiano di essere scaricati.
Il Prefetto raccogliendo i dati ed informandosi della struttura produttiva e sull fatturato e gli utili del Gruppo Natuzzi si è detto disposto ad informare il Governo dello stato di crisi del distretto del mobile imbottito e sulla crisi sociale ed economica che comporterà. Vico ha sottolineato l'esigenza di salvare il distretto murgiano del salotto anche perchè Scajola ha annunciato di voler concentrare gli aiuti del Governo sui distretti. A molti è parsa inadeguata l'idea di continuare a sovvenzionare l'azienda percettrice di ingenti contributi pubblici da anni ma sempre con parte del personale in cassa integrazione; ci vuole un riposizionamento produttivo.
TARANTO 9 APRILE 2009
TARANTO 9 APRILE 2009
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