venerdì 13 marzo 2009

RINASCE LA CASTA CON L’UNIONE DEI COMUNI

BARI – L’idra dalle sette teste è pronta. Si chiama “Unione dei Comuni delle Gravine e delle Pinete ioniche” e rinasce dalle ceneri della famigerata Comunità Montana Murgia Tarantina. Come si ricorderà l’idra era un mostro che terrorizzava gli allevatori privandoli delle mandrie, le sue teste appena tagliate ricrescevano. Sciolte le Comunità Montane pugliesi per decisione della Giunta Vendola, ecco questo nuovo mostro. A capo sempre lui, l’ineffabile Arcangelo Rizzi, naturalmente di Forza Italia, il Presidente della fu Comunità Montana Murgia Tarantina. A questa associazione starebbero per aderire una buona parte dei Sindaci della ex CMMT Comunità Montana Murgia Tarantina (Quero di Mottola, Cristella di Laterza, Montanaro di Ginosa, D’Alessandro di Castellaneta, Ressa di Palagiano, Labalestra di Palagianello). Intanto Rocco Ressa Sindaco di Palagiano (pd) , unico sindaco di centrosinistra del versante occidentale della Provincia di Taranto ha già precisato : “se ci saranno costi aggiuntivi per i Comuni aderenti non darò alcun assenso. Sono pronto a passare alla Unione dei Comuni già ratificata da Crispiano, Statte e Massafra che prevede all’interno membri elettivi, le cui competenze non comportano ulteriori oneri ai bilanci comunali”. Nel protocollo di intesa tra i Comuni sarebbe già stato previsto un costo annuo di 70 centesimi a cittadino. Per un comune di 20.000 abitanti significano 14.000€ annui. Per 5 Comuni si arriverebbe già a 80.000 € annui, facendo una media tra le diverse densità demografiche. E siamo al solo costo di esistenza, non già al costo per lo svolgimento delle funzioni assegnate. Va ribadito con forza che i compiti dell’Unione dei Comuni devono essere di raccordo sovra-comunale, non una voce fissa in bilancio annua da destinare a “predellino” per chicchessia. Con la nomina di un commissario da parte della Regione e con l’esaurimento delle ultime incombenze, la funzione programmatoria e di gestione del territorio delle Comunità Montane passerà alle Provincie. La quali oltre ad avere un preciso riferimento nella Costituzione costituiscono espressamente - ai sensi del Decreto Legislativo 18 Agosto 2000 n°267 - un Ente dedicato a “curarne gli interessi, promuoverne e coordinarne lo sviluppo”. Un rapido passo indietro: era l’Aprile del 2008. Rizzi fu invitato a Porta a Porta. Vespa lo irrideva garbatamente mentre tentava di difendere l’indifendibile. Cioè la CMMT creata da una legge regionale di “riordino” delle Comunità Montale nel 2004, prima della Giunta Vendola. I danni creati all’immagine della Provincia di Taranto e alla Puglia in generale sono stati enormi, sicuramente ben più dei benefici (tutti da dimostrare) che vengono accampati. Palagiano campeggia ancora sulla prima pagina di un un best-seller chiamato la Casta. Il libro si apre citandola per il suo inserimento nella Comunità Montana pur essendo a livello del mare. Ed ora che facciamo ricominciamo? Vallo a spiegare a Gian Antonio Stella. Ed ai pugliesi soprattutto.

Bari, 13 Marzo 2009 Il Consigliere Regionale del Pd Paolo Costantino

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