In realtà le osservazioni hanno raggiunto il Comune di Ginosa già nel Febbraio scorso. Una nuova cava di dimensioni monstre starebbe per sorgere presso la Masseria San Vincenzo, lungo il tratto finale della Strada Statale 580. Estensione 45 ettari. A subirne l’impatto sarebbe il territorio di Marina di Ginosa poiché l’area interessata è quella subito dopo l’incrocio con la SS106 per Taranto. Le osservazioni prodotte dal Consorzio Cave Ginosa ed inviate al Comune il 14 Febbraio 2008 poggiano su motivazioni tecniche che impedirebbero l’apertura della cava. Ma anche su motivazioni di tipo economico: il progetto di una cava di quelle dimensioni non starebbe in piedi dal punto di vista economico considerando il tipo di inerte che si vuole andare a lavorare. Una sabbia di duna (molto sottile) di scarso valore commerciale, con una consistenza esigua (solo 10 mt di fronte di scavo contro gli oltre 25 metri delle aree di bacino). Perché allora farla? Solo il futuro ci potrà dire qualcosa, e naturalmente la maggioranza consiliare di centro-destra che sembra voler passare la patata bollente alla Regione Puglia. Alla stampa l’assessore comunale ai Lavori Pubblici dice testualmente “Se non riusciremo a riconvertire le cose nel migliore dei modi collaboreremo con il Commissario ad acta che la Regione ci manderà”. Salvo poi precisare che “le due cave non essendo molto grandi, al di sotto dei 20 ettari ricadono sotto la competenza comunale”. Probabilmente la somma delle estensioni dà - con lo scarto di 5 ettari - l’area enorme paventata. Qual è il vero scopo della cava? Le osservazioni presentate al Comune dal Consorzio Cave Ginosa, potrebbe darcene una idea. “Quanto qui esposto non vuole rappresentare una limitazione all'attività imprenditoriale. Chiunque voglia intraprendere l'attività nel settore estrattivo può farlo, il nostro Consorzio è aperto a tutti, ma come noi ci siamo imposti delle regole, è corretto che lo facciano anche gli altri”. Ed ancora: “L'ingresso nel Consorzio rappresenta una garanzia per il territorio con regole certe e garanzie per l'ambiente (ad esempio nei recuperi è vietata la realizzazione di discariche di qualsiasi tipo) appositamente inserite nello Statuto anche per evitare conflitti con la cittadinanza e con il territorio, essendo la nostra attività molto impattante dal punto di vista ambientale……. Alla luce di quanto esposto in precedenza si richiede di esprime parere sfavorevole di VIA relativamente all’intervento in oggetto”.■
Bari, 10 Dicembre 2008 Il Consigliere Regionale del PD
Paolo Costantino
Bari, 10 Dicembre 2008 Il Consigliere Regionale del PD
Paolo Costantino
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