venerdì 12 dicembre 2008

CAVE IN GINOSA, L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE COME PONZIO PILATO Dopo la sortita dell’Assessore Comunale ai Lavori Pubblici

BARI – Qualche precisazione veloce per non tediare i lettori.
Per il primo punto sollevato dall’Assessore comunale Di Canio e cioè la valutazione di impatto ambientale relativa alla Ditta Castelli per due cave di 20 ettari ciascuna all’interno dei Bacini previsti dal P.R.A.E. la competenza è per sua stretta ammissione comunale.
Il Comune di Ginosa non ha deciso niente ed ha evitato di nominare la commissione tecnica, costringendo la Regione Puglia ad intervenire. Altri Comuni normalmente la nominano ed addebitano le spese alla parte proponente. Quindi nemmeno strette motivazioni di bilancio servono a tenere in piedi quanto detto dall’Assessore.
Per il secondo punto e cioè quello relativo all’apertura di una cava di 45 ha presso la Masseria San Vincenzo va detto che il Comune di Ginosa non ha affatto opposto parere sfavorevole.
Infatti come detto dallo stesso Assessore Di Canio nella replica il Comune si è limitato ad inviare alla Provincia di Taranto le osservazioni del Consorzio Cave Ginosa.
Il semplice invio non costituisce affatto parere sfavorevole.
Ad ogni modo se questo parere è stato espresso l’Assessore ci indichi gli atti deliberativi con cui si esprime il procedimento di valutazione negativo. Infatti l’Assessore Di Canio non li cita in nella sua replica. Ed è per questo che abbiamo lanciato l’allarme.
In entrambe le vicende l’Amministrazione Comunale si è comportata come Ponzio Pilato.


Bari, 12 Dicembre 2008 Il Consigliere Regionale del PD
Paolo Costantino

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