BARI – I siti della Regione e del Consiglio Regionale della Puglia sono per molti il mezzo principe di informazione. E' encomiabile il livello e l'accuratezza che hanno raggiunto. Come è possibile invece che sul sito dell'ARES, l'Agenzia Regionale sanitaria della Puglia con compiti di supporto
tecnico-operativo alla stessa Giunta Regionale sia ancora presente il vecchio Piano Sanitario regionale? Quello sciorinato in una notte di mezz'estate dalla Giunta Fitto, senza tante discussioni e giri di valzer.
Inoltre il link è posto in maniera assolutamente defilata, quando invece è nota a tutti l'importanza centrale del Piano, ribadita del resto dalle stesse opposizioni con una strumentalità degna di miglior causa.
Mi auguro che questo disservizio, spero casuale, sia prontamente rimosso. Un telegramma ha già raggiunto il Direttore dell’Ares e per informazione il Presidente Vendola per aggiornare quella che mi sembra una informazione essenziale per una Azienda strumentale della Regione. Non facciamo con questa nota che cogliere il disappunto di numerosi operatori. Il Piano Sanitario per diventare finalmente concreto ed operativo deve essere innanzitutto visionabile, la campagna d'ascolto non era uno slogan propagandistico. I Piani attuativi locali ora allo studio dei Direttori Generali sono la prosecuzione di una politica seria che trova nella programmazione e nella concertazione il suo strumento operativo. La Sanità non cambia in pochi anni, questo è certo, ma va dato atto al Presidente Vendola e all'Assessore Tedesco di aver posto serie basi per invertire la rotta.
L'ammodernamento tecnologico di molti reparti, le decisioni fondamentali che in questo breve tempo sono scaturite testimoniano la nostra concreta volontà di fare del nostro meglio per dotare la Puglia di un sistema sanitario all'altezza delle aspettative dei Pugliesi.
Non possiamo che ringraziare allora il personale sanitario che con rara abnegazione sta sopportando il costo del risanamento. E dà continuamente risposte pur in condizioni molto spesso al limite della funzionalità. Prima o poi i dati relativi alla mobilità passiva si invertiranno. Allora si capirà chi ha giocato per anni a fare il Pinocchio, distruggendo la sanità pubblica.
Bari, 27 Ottobre 2008 Il Consigliere Regionale del PD
Paolo Costantino
Inoltre il link è posto in maniera assolutamente defilata, quando invece è nota a tutti l'importanza centrale del Piano, ribadita del resto dalle stesse opposizioni con una strumentalità degna di miglior causa.
Mi auguro che questo disservizio, spero casuale, sia prontamente rimosso. Un telegramma ha già raggiunto il Direttore dell’Ares e per informazione il Presidente Vendola per aggiornare quella che mi sembra una informazione essenziale per una Azienda strumentale della Regione. Non facciamo con questa nota che cogliere il disappunto di numerosi operatori. Il Piano Sanitario per diventare finalmente concreto ed operativo deve essere innanzitutto visionabile, la campagna d'ascolto non era uno slogan propagandistico. I Piani attuativi locali ora allo studio dei Direttori Generali sono la prosecuzione di una politica seria che trova nella programmazione e nella concertazione il suo strumento operativo. La Sanità non cambia in pochi anni, questo è certo, ma va dato atto al Presidente Vendola e all'Assessore Tedesco di aver posto serie basi per invertire la rotta.
L'ammodernamento tecnologico di molti reparti, le decisioni fondamentali che in questo breve tempo sono scaturite testimoniano la nostra concreta volontà di fare del nostro meglio per dotare la Puglia di un sistema sanitario all'altezza delle aspettative dei Pugliesi.
Non possiamo che ringraziare allora il personale sanitario che con rara abnegazione sta sopportando il costo del risanamento. E dà continuamente risposte pur in condizioni molto spesso al limite della funzionalità. Prima o poi i dati relativi alla mobilità passiva si invertiranno. Allora si capirà chi ha giocato per anni a fare il Pinocchio, distruggendo la sanità pubblica.
Bari, 27 Ottobre 2008 Il Consigliere Regionale del PD
Paolo Costantino
Caro dott. Paolo Costantino, il direttore dell'ARES mi pare che sia lo stesso nominato nda Fitto, nè tantomeno la Giunta Vendola ha pensato di rimuoverlo, allora di cosa sei incredulo?
RispondiEliminaChi è causa del suo male, pianga le sue pene.
Siete ancora in tempo.
Saluti da lucifero