CASTELLANETA – Una rinascita: così si possono riassumere gli importanti progressi fatti dal Reparto di Cardiologia dell'Ospedale Civile di Castellaneta. La struttura complessa che consta di 12 posti letto per i ricoveri ordinari e per il day hospital ormai funziona a pieno regime.
Gli indici di utilizzazione sono nettamente migliorati rispetto agli anni precedenti grazie alla guida del Dottor Antonio Scarcia e al senso di abnegazione e responsabilità del personale medico ed infermieristico. Si è creata una vera squadra che esprime sentimenti di appartenenza alla Struttura, un dato motivazionale importantissimo che è alla base dei risultati raggiunti.
Ma la vera novità è l'attivazione per 6 posti letto del monitoraggio centralizzato multiparametrico riservato a pazienti affetti da gravi cardiopatie. Medici ed infermieri sono in grado di controllare 24 ore su 24 da una postazione computerizzata, i parametri principali in tempo reale intervenendo tempestivamente al minimo segnale negativo. Il sistema di monitoraggio rileva in continuo l'attività cardiaca (ecg continuo), la pressione arteriosa, la saturazione di ossigeno, la frequenza respiratoria e la temperatura corporea.
I risultati non si fermano qui. Dal Maggio 2009, quindi da appena 7 mesi è stata avviata l'attività di cardiostimolazione e aritmologia con l'impianto di pacemakers e defibrillatori. Si è ampliata così la gamma di prestazioni offerte ai cittadini non solo quando sono ricoverati ma anche in termini di attività ambulatoriali dedicate ai portatori di pace-makers.
Naturalmente non ci sono solo luci, è stupido fare una rappresentazione agiografica e non è lo stile del centrosinistra alla Regione Puglia.
Aspettiamo con ansia che la Direzione Generale riattivi l'UTIC (Unità di Terapia Intensiva Coronarica) così come è urgente acquistare la nuova TAC per effettuare gli esami con mezzo di contrasto. L'attivazione del monitoraggio centralizzato è però un segno evidente della volontà di migliorare sul serio le prestazioni nel Sistema Sanitario pugliese. Si può registrare infatti una lenta ripresa di fiducia evidenziata ad esempio dalla spesa regionale per la mobilità passiva. I costi aggiuntivi sostenuti dalla Regione, per chi decide di curarsi fuori dalla Puglia sono calati di circa 10 milioni di €! E' un primo sintomo che la febbre sta passando, anche grazie alle politiche messe in campo dalla Giunta Vendola. E' compito di tutti consolidarli nel tempo come ha giustamente ribadito qualche mese fa lo stesso Assessore Regionale alla Salute Tommaso Fiore.
Bari, 16 Dicembre 2009 Il Consigliere Regionale del PD Paolo Costantino
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