martedì 24 novembre 2009

AGRICOLTURA ARRIVANO LE MANIFESTAZIONI. MA DOPO QUESTA CRISI NULLA SARA' PIU' UGUALE: AZIENDE ALLO STREMO


GINOSA - Solo le foto testimoniano la crisi ed il dramma dell'agricoltura. Parole non abusate, lo dicono i prezzi alla pianta di qualsiasi coltura mediterranea. Dal grano alle olive, dall'uva da tavola a quella da vino, dagli ortaggi ai pomodori. Bisogna chiedersi come mai i campi di pomodoro sono diventati luoghi di schiavitù anzichè di lavoro. Oggi, 24 Novembre Consiglio Provinciale monotematico sull'agricoltura chiesto dalla vicepresidente del Consiglio Provinciale Teresa Galeota. Scontata la richiesta di aiuti al Governo cui vedremo come risponderà Zaia, il ministro leghista. Speriamo non ripristinando il minimo di risorse nel frattempo dirottato altrove dal Governo in carica. Oppure dissipato per pagare le multe comminate dalla UE per gli sforamenti delle quote latte. Sforamenti avvenuti per la maggior parte al Nord tra l'altro. Perchè l'agricoltura è un enorme campo minato, al Nord e soprattutto al Sud, sempre indietro. Non basta affermare come fanno alcuni che qualche grande azienda ha fatto grossi profitti in un anno. Ci chiediamo che fine fanno le migliaia di piccole aziende il cui unico dipendente, il piccolo imprenditore agricolo, non ha altri redditi. Che fine fa chi con loro lavorava? Come faranno a pagare i contributi che scattano fissi ogni anno e vengono solo sospesi negli anni di crisi non annullati? Con la scomparsa di queste aziende dovute all'accavallarsi della politica europea in materia agricola e alimentare, al disinteresse dei Governi probabilmente non saranno solo gli agricoltori a soffrirne. Ma anche i nostri figli e l'ambiente. Nessuno ha la ricetta in tasca in una situazione così complessa, tranne dire che servono risorse fresche. Ma i contadini non vogliono elemosina, vogliono che si paghi il giusto il loro lavoro. E' questo è compito della politica. I nostri centri non saranno più gli stessi dopo questa crisi, la Puglia stessa che ha per simbolo un albero di ulivo, non potrà più riconoscersi in esso. Andiamo verso il futuro certo, ma quale soluzione offriamo ai tanti agricoltori vecchi e giovani stritolati da un mercato ingiusto e senza regole? Un mercato i cui spiriti animali hanno rivelato il volto peggiore.
Ginosa 24 Novembre 2009 Il Consigliere Regionale del PD Paolo Costantino

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