ROMA - Giuseppe Bertolino, direttore del personale del Gruppo Miroglio, in 5 minuti illustra la posizione aziendale: chiusura al 31 Ottobre 2008, 24 mesi di cassa integrazione per i dipendenti, disponibilità a sostenere i costi della riqualificazione. Càstano, dirigente del Ministero dello Sviluppo Economico fa rilevare che la sede di Via Molise non è quella giusta per avanzare la richiesta. La posizione del Gruppo di Alba (Cn) non cambia dopo 4 ore di colloqui. Il Consigliere Regionale Paolo Costantino abbandona l'aula per protesta. Di fatto due ore dopo non cambia nulla. Si esce senza un accordo con i sindacati che non firmano e che decideranno in assemblea con i lavoratori il da farsi. L'azienda potrebbe tecnicamente avviare la richiesta di mobilità tra 75 giorni. Nessuno chiarisce la differenza dei termini usati: cassa integrazione o mobilità? A questo punto l'unica soluzione sono le trattative in corso tra la Miroglio e le aziende interessate a rilevarne gli stabilimenti di Ginosa e Castellaneta. Ma gli accordi sono appesi ad un filo. C'è la sensazione che qualcosa sia andato storto nelle trattative se la Miroglio non ha portato nessun piano di riallocazione del personale o piano industriale limitandosi a qualche cenno generico sulle "trattative in corso". Il video qui di seguito testimonia gli animi esacerbati e delusi dal vuoto sottostante all'incontro romano. Nessun parlamentare del Centrodestra presente. La Regione Puglia aspetta un piano industriale serio per finanziarlo con i POR 2007-2013. La volontà è stata ribadita dall'Assessore Marco Barbieri presente all'incontro.
Roma, 16 Ottobre 2008
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