martedì 16 settembre 2008

SOLO DALLA REGIONE PUGLIA UN IMPEGNO CONCRETO PER MIROGLIO E NATUZZI IN CRISI

ROMA - Un dovere essere presenti a Roma lunedì 15 Settembre nella vertenza Filatura e Tessitura di Puglia. Uno dei tanti stabilimenti del Gruppo Miroglio, big del tessile italiano ora lanciato nella commercializzazione capillare dei marchi Caractère, Motivi, Elena Mirò, Vestebene, Oltre e altri.
238 lavoratori e corrispondenti famiglie rischiano il licenziamento alla fine del periodo di mobilità. L'azienda nell'incontro a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico ha ribadito il suo secco no al mantenimento degli impegni produttivi motivandolo con gli alti costi del filo prodotto, ma fino a poco tempo fa lo stabilimento di Ginosa era la punta di diamante del gruppo. Un gioiello per dimensioni e produttività, ora le cose sono improvvisamente cambiate. Peccato che nessun parlamentare del centrodestra e referente del Governo fosse presente, ma solo un funzionario del Ministero il dr. Giampietro Càstano. Per la Regione Puglia, completa invece la rappresentanza politica.

Le parti, azienda e sindacati si sono aggiornate al 30 Settembre ore 15:00 sempre presso la sede del Ministero a Roma ma prevedibilmente la partita si sposta altrove, in particolare a Bari e a Thiene, sede del Gruppo Estel che potrebbe essere interessato ad insediarsi a Ginosa.

La Regione Puglia, come già anticipato nel corso del consiglio comunale monotematico dell'8 Settembre scorso tenutosi a Ginosa (assenti anche allora i parlamentari del centrodestra) mette sul piatto i fondi rivenienti dai POR 2007-2013 a fronte di un serio piano industriale.

La recente legge sui distretti produttivi (2007) con il riconoscimento del Distretto Aerospaziale e Legno Arredo potrebbe essere una ulteriore chiave incentivante per il ridotto costo dell'energia applicato all'interno dei distretti.
E' auspicabile quindi che, in nome dei lavoratori e dello sviluppo produttivo dell'area jonica occidentale, si metta il freno a polemiche ed indiscrezioni di stampa.
L'importante è ora agire per la salvaguardia dei livelli occupazionali. Anche perché le beghe ed i colori politici ad una famiglia senza reddito e con un mutuo da pagare interessano ben poco.
In ogni caso è opportuno che il Ministero del Welfare (Sacconi) ed i sindacati indichino chiaramente le condizioni di uscita dal ciclo produttivo dei lavoratori della Miroglio, con particolare attenzione all'inizio e alla durata della procedura di mobilità e alle procedure per il reimpiego di questi lavoratori.

Roma, 15 Settembre 2008 Il consigliere regionale del PD


Paolo Costantino


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